In Italia, come in altri paesi europei,  il numero delle convivenze è aumentato: tra il 2007 e il  2011 sono praticamente raddoppiate passando da 500.000 a 972.000.

Il Notaio, nel suo delicato ruolo di professionista sensibile all’opportunità di regolamentare un conflitto che, sia pur latente, è immanente a qualsiasi relazione, può aiutare te e il tuo convivente a tutelarvi attraverso questi accordi scritti, a seguito dei quali non solo assumerete lo “status” di conviventi (talora richiamato anche in specifiche norme di legge e dalla giurisprudenza) ma  sarà possibile attribuirsi reciprocamente diritti di natura patrimoniale.

Si tratta di appositi contratti volti a disciplinare in maniera completa gli interessi di natura patrimoniale (ma non solo) connessi a un rapporto di convivenza tra due persone dello stesso sesso o di diverso sesso che, legate da un vincolo affettivo, decidono di vivere insieme.

Questi accordi devono risultare da atto scritto, meglio se formalizzati in atto pubblico notarile e servono a disciplinare molteplici aspetti della vita di tutti i giorni: dalle modalità di partecipazione alle spese comuni, alla designazione reciproca di un amministratore di sostegno, dalle modalità di uso della casa adibita a residenza comune a quelle per la definizione dei reciproci rapporti patrimoniali in caso di cessazione della convivenza.

Infine, per il riconoscimento dei diritti successori al convivente ricordiamo che lo strumento principe è e resta il testamento, vero e proprio prodigio di cui può fare “eccellente impiego anche il convivente more uxorio”.

Per visualizzare il materiale di presentazione elaborato dal Consiglio Nazionale del Notariato clicca qui.

Lo studio Notarile Auteri può fornirvi ulteriori informazioni per la predisposizione dei tali contratti tra conviventi dello stesso sesso o di sesso diverso.